Care/i,
il Governo Renzi sta varando un regalo per gli autori di disastri ambientali.
Il decreto "Competitività e tutela ambientale" (n. 91/2014) scaricabile al seguente link, ora in discussione in Parlamento, è di fatto una sanatoria per chi ha inquinato. Al seguente link il comunicato condiviso e poi diffuso lo scorso 03 luglio "Siti inquinati e bonifiche. "Chi ha avut' ha avut' chi ha dat' ha dat' scurdammc'o passat' con il Decreto “Inquinatore_protetto".
Sostanzialmente si demanda tutto al privato in un vero e proprio "far west" dove a rimetterci sono solo le comunità che vivono nelle migliaia di luoghi inquinati del paese.
A partire da venerdì 11 luglio il decreto sarà in discussione al Senato.
Diviene, dunque, urgente fare pressione su tutte le senatrici e i senatori affinchè si adoperino modificare radicalmente tali norme.
Per questo si propone di scrivere da subito alle/ai senatrici/ori inviando il testo di seguito
Di seguito il link alla pagina facebook: https://www.facebook.com/ acquabenecomune?ref=hl&focus_ composer=true&ref_type= bookmark
Oggetto: Decreto "Competitività e tutela ambientale": Sì alle bonifiche, No alla sanatoria per gli inquinatori
"Gentile Senatrice/ore,
"Gentile Senatrice/ore,
Le scrivo in merito al Decreto 91/2014 ora in discussione in Parlamento.
Partito con il positivo intento di semplificare le farraginose procedure delineate dal Testo Unico dell'Ambiente (D.lgs.152/2006) si è trasformato in un vero e proprio invito a nascondere la polvere inquinata sotto il tappeto.
Infatti, con tale decreto, dal punto di vista sanitario e giudiziario, si perderebbe la sicurezza sul reale stato di contaminazione a cui sono stati esposti magari per decenni i cittadini. La popolazione che vive in un'area inquinata (ma anche i ricercatori che devono valutare l'esposizione ad inquinanti e le eventuali conseguenze) dovranno basarsi sui dati dei privati per capire se sono stati esposti a pericoli per la salute!
Inoltre, una volta avvenuta la bonifica faranno fede solo i dati “autocertificati” dei privati. Ma viene spontaneo chiedersi: quale privato, quale multinazionale autocertificherà mai l'esistenza di uno stato di inquinamento per il quale potrebbe essere chiamata a rispondere per danni nelle aule dei tribunali?
Per queste ragioni Le chiedo di intervenire in sede di conversione in legge al fine di superare le criticità che evidenziamo:
- sulla trasparenza e informazione dei cittadini durante il procedimento;
- sulla definizione di criteri minimi rispetto ai dati di partenza necessari per redigere il progetto di bonifica e il piano di caratterizzazione;
- sull'incredibile innalzamento dei limiti di legge per la contaminazione nelle aree militari;
- sulla certificazione a campione di questi dati di contaminazione di partenza da parte delle agenzie regionali;
- sulla modifica del criterio del silenzio/assenso per l'approvazione dei piani di caratterizzazione.
Solo in questo contesto potrebbe giustificarsi un intervento per semplificare le procedure, intervento che così come configurato ad oggi nel Decreto 91/2014 si tradurrebbe in una potenziale sanatoria regalata agli inquinatori contraria al principio "Chi inquina paga".
La ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Io sottoscritta/o."
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