Con l'avvicinarsi della giornata mondiale dell'acqua (il prossimo 22 marzo) torniamo a parlare del metodo tariffario idrico applicato alle nostre bollette, con un primo raffronto di quelle dei comuni ove è operativa Alfa S.r.l., quello che dovrebbe diventare il gestore unico del Servizio Idrico Integrato della nostra provincia.
Avevamo già parlato, tempo fa, delle tariffe applicate in bolletta dal gestore e già allora sottolineavamo come fosse serio il pericolo dell'incremento delle stesse.
Possiamo fare un confronto tra le tariffe applicate secondo il metodo in vigore allora e il nuovo metodo con il quale vengono calcolate le attuali tariffe così come recita il gestore unico, in bolletta e sul proprio sito:
"Si comunica che, il Consiglio di Amministrazione dell’Ufficio
d’Ambito, con deliberazione n. 39 del 31.07.2017 ed il Consiglio
Provinciale della Provincia di Varese, con deliberazione n. 42 del 25.09.2017, hanno approvato un incremento tariffario per l’anno 2017
(rappresentato dal valore del moltiplicatore theta pari a 1,134) da
applicarsi alle precedenti tariffe in vigore al 31/12/2015.
Le quote di tariffa sono applicate in conformità all’Art. 9.1, lett. b, della Deliberazione dell’AEEGSI del 28 dicembre 2015 n. 664/2015/R/IDR "Approvazione del metodo tariffario idrico per il secondo periodo regolatorio MTI – 2", in attesa dell’approvazione definitiva da parte dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e Sistema Idrico."
Bene....vediamo gli effetti di questa deliberazione:
Come potete leggere, scorrendo il pdf in visione, per alcuni comuni si tratta di un deciso aumento al mc!
Senza ovviamente togliere alcuna responsabilità agli amministratori locali che nulla hanno fatto per tentare di opporsi a queste direttive calate dall'alto, denunciamo oggi più che mai la responsabilità dell'aumento delle nostre bollette in capo a questa autorità nazionale e del suo "tutti i costi in bolletta" a scapito delle nostre tasche.
Ecco perchè a livello di Forum nazionale abbiamo lanciato la campagna "STOP ARERA", per chiedere che la delega ricevuta nel luglio 2011 (governo Berlusconi) e firmata un anno dopo (governo Monti) torni in capo al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Mare.
Ecco perchè abbiamo tentato di contrastare in tutti i modi quest'autorità e il proprio metodo di calcolo tariffario, perchè resta nostra convinzione, in esso si re-introduca quello che con il referendum 2011, 27 milioni di italiani hanno cancellato con il loro voto popolare, ovvero la remunerazione del capitale investito da parte dei gestori.
Purtroppo prima il TAR della Lombardia e poi il Consiglio di Stato ci hanno dato contro....con una "sentenza un po' originale"!
Ti aspettiamo a Roma il prossimo 24 marzo per l'arrivo della Carovana dell'Acqua.
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