giovedì 20 febbraio 2014
mercoledì 5 febbraio 2014
Nel Decreto “Destinazione Italia” un condono tombale sulle bonifiche dei siti inquinati
Il Governo Letta sta varando un regalo per gli autori dei peggiori disastri ambientali.
L'art. 4 del decreto "Destinazione Italia" ora in Parlamento è una sanatoria per chi ha inquinato, con tanto di finanziamenti pubblici per gli autori delle devastazioni dei territori.
Altro che "chi inquina paga".
A partire da domani giovedì 6 Febbraio il decreto sarà in discussione presso la Camera dei Deputati.
E' dunque urgente fare pressione su tutte le deputate e i deputati affinchè si adoperino per lo stralcio di tali norme.
Per questo proponiamo di scrivere alle/ai deputate/i e al Ministro dell'Ambiente A. Orlando a partire da domani giovedì 6 febbraio fino a venerdì 7 febbraio.
Questo il testo che si propone di sottoscrivere e inviare insieme alla cartolina pubblicata di seguito e in allegato:
E' dunque urgente fare pressione su tutte le deputate e i deputati affinchè si adoperino per lo stralcio di tali norme.
Per questo proponiamo di scrivere alle/ai deputate/i e al Ministro dell'Ambiente A. Orlando a partire da domani giovedì 6 febbraio fino a venerdì 7 febbraio.
Questo il testo che si propone di sottoscrivere e inviare insieme alla cartolina pubblicata di seguito e in allegato:
Nel decreto “Destinazione Italia” sono previste delle norme a sostegno di chi ha causato i peggiori disastri ambientali del paese!
L'art. 4 arriva addirittura a finanziare gli autori dell'inquinamento. Inoltre ci si potrà limitare alla sola messa in sicurezza dei siti e non già alla vera bonifica. Infine si prevede un vero e proprio condono tombale, co-finanziato dagli italiani, per gli inquinatori poiché l'attuazione dell'accordo di programma “esclude per tali soggetti ogni altro obbligo di bonifica e riparazione ambientale e fa venir meno l'onere reale per tutti i fatti antecedenti all'accordo medesimo”.
Lo stesso Servizio Studi della Camera ha sollevato seri dubbi sui contenuti del Decreto che confliggerebbe con il principio comunitario “chi inquina paga”.
Chiediamo con forza a tutte le deputate e i deputati di adoperarsi per stralciare queste norme dal decreto che sono un vero e proprio schiaffo ai cittadini vittime di inquinamento. Un vero e proprio favore ai criminali e alle aziende senza scrupoli che hanno reso invivibili intere aree del paese.
Io sottoscritta/o.
L'art. 4 arriva addirittura a finanziare gli autori dell'inquinamento. Inoltre ci si potrà limitare alla sola messa in sicurezza dei siti e non già alla vera bonifica. Infine si prevede un vero e proprio condono tombale, co-finanziato dagli italiani, per gli inquinatori poiché l'attuazione dell'accordo di programma “esclude per tali soggetti ogni altro obbligo di bonifica e riparazione ambientale e fa venir meno l'onere reale per tutti i fatti antecedenti all'accordo medesimo”.
Lo stesso Servizio Studi della Camera ha sollevato seri dubbi sui contenuti del Decreto che confliggerebbe con il principio comunitario “chi inquina paga”.
Chiediamo con forza a tutte le deputate e i deputati di adoperarsi per stralciare queste norme dal decreto che sono un vero e proprio schiaffo ai cittadini vittime di inquinamento. Un vero e proprio favore ai criminali e alle aziende senza scrupoli che hanno reso invivibili intere aree del paese.
Io sottoscritta/o.
lunedì 13 gennaio 2014
Per il diritto all'acqua, contro la tariffa-truffa dell'AEEG
Costituzionalizzazione del diritto all'acqua, piena attuazione dei referendum, un nuovo e legittimo sistema tariffario e nuove forme di finanziamento del servizio idrico
A oltre due anni e mezzo dalla vittoria referendaria del 12 e 13 giugno 2011 continua, in tutta Italia, la mobilitazione per la piena attuazione degli esiti referendari, a difesa dell'acqua e della democrazia.
Oggi, soprattutto con l'approfondimento della crisi economica e sociale, il tema del diritto all'accesso all'acqua torna ad essere di stringente attualità anche in Italia. L'applicazione dei referendum, oltre ad essere elemento sostanziale del rispetto della volontà popolare, è dunque un primo passo fondamentale nella direzione della piena realizzazione di tale diritto.
Per questo risulta decisivo avviare la discussione parlamentare e approvare la legge d'iniziativa popolare "Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico" e contestualmente ridefinire un sistema di finanziamento del servizio idrico integrato che utilizzi, oltre alla leva tariffaria, anche la fiscalità generale e la finanza pubblica.
In tale contesto altro passaggio necessario è il ritiro della nuova tariffa del servizio idrico (Metodo Tariffario Transitorio) elaborata dall'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas perché in palese violazione dell'esito del II° referendum visto che si stanno facendo rientrare dalla finestra i profitti garantiti per i gestori. Su questo il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, insieme alla Federconsumatori, ha promosso un ricorso al TAR Lombardia in cui procedimento si apre proprio il 23 gennaio prossimo.
Il convegno, dunque, da una parte si pone l'obbiettivo di denunciare come il diritto all'acqua sia messo sotto attacco da diversi provvedimenti, a partire da un sistema tariffario illegittimo e da un sistema di finanziamento del servizio idrico non equo e insostenibile, e dall'altra di avviare un ragionamento sulla costituzionalizzazione di tale diritto
Il Comitato per l'Acqua Bene Comune dalla Provincia di Varese sarà presente al convegno e invita tutti i cittadini della Provincia di Varese a parteciparvi. Vi aspettiamo.
domenica 12 gennaio 2014
Fuori i profitti in bolletta
Pubblichiamo il comunicato stampa inviato ieri sulla questione della restituzione del capitale investito per i soli mesi Luglio - Dicembre 2012 come indicato dalla delibera della AEEG dello scorso Dicembre 2012.
Vi terremo aggiornati.
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giovedì 2 gennaio 2014
L'Authority per l'energia e il gas persevera nella violazione dei referendum sull'acqua
Ciao a tutti.
Abbiamo appena inviato a tutti i Sindaci della Provincia di Varese la lettera che potete leggere di seguito dove critichiamo fortemente l'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas in merito alla nuova delibera (ci verrebbe da dire ormai la consueta) di fine anno dove vengono elencate le regole per il calcolo delle tariffe del Servizio Idrico Integrato con il nuovo Metodo Tariffario Idrico.
Come in precedenza su questo blog, ci siamo rivolti ai Sindaci varesini perché in sede della prossima conferenza dei Sindaci, che l'Ufficio d'Ambito convocherà (?), sappiano di NO all'ennesima negazione della volontà popolare espressa nel Giugno 2011.
Buon anno a tutti
Comitato per l'Acqua Bene Comune della Provincia di Varese
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