Ringraziamo Severo Lutrario intervenuto nel seminario organizzato con l'Amministrazione di Cislago, venerdì 21 giugno 2013 sul nuovo Metodo Transitorio Tariffario, deliberato dall'AEEG lo scorso dicembre e dal quale l'Ufficio d'Ambito della Provincia di Varese dovrà trarre le linee guida per calcolare la tariffa del Servizio Idrico Integrato sul nostro territorio.
Un metodo tariffario che si discosta di molto poco dal metodo normalizzato.
Da quello normalizzato le tre voci, con le quali esso era costituito (Costi di impresa, ammortamento sugli investimenti effettuati e remunerazione del capitatale investito) nel nuovo metodo transitorio ritornano identiche le prime due, ma la terza (la remunerazione) è stata semplicemente sostituita con "Oneri finanziari", corrispondenti ad una quota del 6,4%, ma ancora di remunerazione del capitale investito si tratta.
Il nuovo metodo si definisce transitorio in quanto il calcolo da applicare per la nuova tariffa tratta solo gli anni 2012 e 2013,.quindi retroattivo e perciò giuridicamente illegale in quanto nel nostro Paese vige la irretroattività degli atti pubblici.
Essendo il mese di Giugno 2013, e ad oggi poche ATO (su scala nazionale) hanno deliberato accogliendo il MTT, e per i motivi sopra esposti, pende sull'AEEG il ricorso del Forum Nazionale dei Movimenti per l'Acqua e Federconsumatori, vedremo se l'Ufficio d'Ambito delibererà accogliendo il nuovo MTT.
Ufficio d'Ambito che ha già predisposto, comunque, una bozza dello statuto del nuovo gestore del SII della Provincia di Varese, che sottoporrà all'imminente (almeno così crediamo) Conferenza dei Sindaci.
Statuto che è stato oggetto di parte del nostro intervento, durante la quale ne evidenziamo alcune criticità come per esempio il fatto che c'è un forte accentramento di potere in una sola persona: Dario Galli, che dal 22 aprile scorso, commissario della Provincia di Varese si vede detentore dei poteri del Consiglio provinciale e della Giunta, nonché dei poteri di Presidente dell'Ufficio d'Ambito.
Segnaliamo che la Provincia di Varese, come da bozza dello statuto, detiene il 20% del capitale sociale della nuova società Alfa S.r.l., con possibilità di incremento delle proprie quote qualora qualche comune non intendesse aderire al nuovo gestore (salvo verificarne annualmente la disponibilità ad entrare a farne parte).
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