Abbiamo inviato a tutti i sindaci della Provincia di Varese una lettera del Sindaco di Pistoia, con destinatari il Presidente del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell'Ambiente, il Presidente della Commissione Ambiente di Camera e Senato, al Presidente della Regione Toscana e all'AEEG, per invitarli ad emulare il loro collega, inviandone una "ufficiale" da ogni comune varesino per dire NO al nuovo Metodo Tariffario Idrico predisposto dalla AEEG per gli anni 2014-2015.
Ecco il testo della nostra lettera:
"Ill.mo
Sindaco,
lo
scrivente Comitato, come già dimostrato in altre occasioni, vuole
rendere partecipe l'Amministrazione da Lei presieduta, sottoponendoLe
la lettera che il Suo collega di Pistoia ha inviato al Presidente del
Consiglio dei Ministri, al Ministero dell'Ambiente, ai Presidenti di
Camera e Senato della Commissione Ambiente, al Presidente della
propria regione (Toscana) e all'Autorità stessa.
In
tale lettera il Sindaco di Pistoia boccia in
toto
il nuovo Metodo Tariffario Idrico (conseguente al Metodo Tariffario
Transitorio) con il quale si delineano, appunto, le modalità per il
calcolo della tariffa.
A
tale metodo, anche il costituendo nuovo gestore unico di tutta la
Provincia di Varese si dovrà attenere, in quanto su esso sarà
formulato il Piano Economico e Finanziario. Le ricordiamo l’iter
previsto: proposta del nuovo Cda dell'Ufficio d'Ambito alla
conferenza dei sindaci, voto vincolante di quest'ultima, recepimento
e delibera "ufficiale" dell'Ufficio d'Ambito, delibera
della Provincia di Varese (?), trasmissione all'AEEG per sua
approvazione finale.
Inutile
ricordarLe tutte le obiezioni che anche il presente Comitato
(all'interno del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua) ha
espresso in questi ultimi mesi. La più significativa è sicuramente
il fatto che l'AEEG, anche nel nuovo Metodo Tariffario Idrico
ripropone la remunerazione del capitale investito in tariffa -
abrogata con il secondo quesito referendario del giugno 2011 da 27
milioni di italiani - sotto mentite spoglie, semplicemente
chiamandola "oneri finanziari".
Ragione,
questa, fondante del ricorso al TAR della Lombardia depositato lo
scorso 25 febbraio 2013 proprio dal Forum e da Federconsumatori e che
ha visto la prima udienza (ci permettiamo di correggere il sindaco di
Pistoia in quanto la lettera è stata scritta il 10 febbraio 2014) lo
scorso 20 febbraio: la sentenza dovrebbe arrivare entro Maggio.
Oltre
a chiederLe di iniziare un'azione determinata da parte della Sua
Amministrazione perché l'esito referendario venga finalmente
rispettato nel nostro Paese, ci permettiamo anche di suggerirLe di
integrare tale lettera con delle richieste mirate sul territorio
della Provincia di Varese (e dei rispettivi Comuni).
Queste
modifiche rappresentano un primo passo, a nostro avviso, perché ogni
Comune rivendichi la competenza ai proprio servizi pubblici locali e
per una gestione "davvero" pubblica degli stessi.
Proposta
al Parlamento:
-
ritiro della delega al servizio idrico integrato alla AEEG e ritorno
della competenza al Ministero dell'Ambiente e della tutela del mare;
Proposta
al Presidente della Regione Lombardia:
-
stralcio dell'attuale Legge Regionale 21/2010 (in parte giudicata
incostituzionale dalla Corte Costituzionale lo scorso 24 novembre
2011 con sentenza nr. 320/11) e scrittura di una nuova legge
regionale che faccia tornare la competenza del Servizio idrico
integrato ai Comuni (e non alle provincie, il cui destino è incerto)
individuati attorno lo stesso sotto-bacino idrico;
-
richiesta al Governo nazionale che tutti gli investimenti previsti
dai comuni per la gestione del Servizio Idrico Integrato, e più in
generale alla gestione dei Servizi Pubblici Locali (rifiuti e
trasporto pubblico, non siano assoggettati al Patto di Stabilità
interno.
Confidiamo
che la Sua Amministrazione si dimostri garante dell'esito
referendario e si attivi (anche con altre amministrazioni limitrofe)
perché venga finalmente rispettato tale esito, inviando una lettera
ufficiale del Suo comune, sulla falsariga della lettera del sindaco
di Pistoia, con le integrazioni che Le proponiamo, perché il
Servizio idrico integrato, in Provincia di Varese, possa essere
gestito in maniera pubblica, come hanno chiesto i cittadini italiani.
Cordiali
saluti.
Comitato
per l'Acqua Bene Comune della Provincia di Varese"
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